I tedeschi la chiamano Unruhe, la non-calma, la non-tranquillità, l’inquietudine di vivere.
Di questi tempi mi sento così, piena di inquietudine, in una fase di schizofrenia delle emozioni e dei sentimenti, vissuta però come un nuovo slancio verso la vita. È quella sensazione di farfalle allo stomaco, di stretta al cuore, simile all’innamoramento, ma diversa, perché ti fa essere presente a te stessa. Non ti porta in un mondo ovattato, non ti fa camminare per strada con aria ebete ma ti prende per mano e ti fa stare coi piedi ben ancorati a terra, ti apre gli occhi e ti obbliga a vedere, dentro di te, dentro all’anima degli altri.
Quando mi spavento di me stessa e di ciò che sento, in questo mio vivere pieno di contraddizioni, mi tornano in mente le parole di un’amica filosofa come me, la quale, pochi giorni fa, mi ha detto: “Ricordati che, come diceva Hegel, un po’ di contraddizione nella vita fa bene.”
Un abbraccio
Erika
Ciao Erika,
il martedì sera, durante la pratica yoga, la maestra chiede sempre “come state?” Spesso, al contrario delle mie compagne di corso, mi ritrovo a dover rispondere: inquieta, instabile ma in continua evoluzione. Lei mi sorride e mi dice: tu ascolta, accogli le tue sensazioni fisiche e le tue emozioni, libera i tuoi pensieri e non giudicare.
Baci Marzia
PS: ho trovato un pentafoglio!
Ciao Marzia,
è prorpio vero. Non si deve mai giudicare. A volte la cosa più difficile è non giudicare se stessi.
Un abbraccio
Erika
Io aggiungerei anche che…”E’ meglio una gallina oggi e una gallina con un uovo domani!”! O no?
Oggi sono in modalità…pirla!
Ciao!
Diego.
Cavoli, + filosofo di così…
;D
Erika
Pingback: LA DANZA DI ANGELI E SERPENTI « “LibroAperto”