C’è una poesia dello scrittore trevigiano Giovanni Comisso (Treviso, 1895-1969) che ho letto la prima volta molto tempo fa, ma da allora mi è rimasta nel cuore.
La riporto qui per voi perchè penso sia una prova della grandezza di questo poeta-scrittore e uno straordinario esempio di come la poesia possa interpretare la realtà suggerendoci meravigliose metafore capaci di aprire nuove visioni della realtà e di rendere eterni attimi emozionanti.
Spero piaccia anche a voi.
Un bacio. Alessandra
Era notte tarda.
Un uomo ritornava dall’osteria
e giunto ad una fonte
che gorgogliava,
“Bisogna che beva un po’ d’acqua.”
borbottò.
Appressò la bocca al getto
e scorse nella conca d’acqua
una stella
che si specchiava.
Alzò allora gli occhi stanchi
al cielo.
Era pieno di stelle.
Ciao Ale! Ciao Erika! Un salutino da “Dieghino”.
Baci.
E’ bella. Ti lascio una poesia Ale che ho scritto oggi alle 18.56 Baci Baci Paola PENSIERO
Il pensiero arriva a me
e da voce alla mia anima
come una musica
come un’armonia.
E’ un vento caldo che mi riscalda il cuore.
La mano veloce scorre come fosse un fiume in piena
parole, parole, piovono come stelle, dal cielo un pianto
di gioia ed è sole ed è tormento.