Durante la mia recente visita a Madrid sono state molte le cose che mi hanno affascinata e che vorrei segnalare a chi non ha mai visto questa città, ma desidera andarci.
Ho deciso di iniziare il racconto del mio viaggio, che farò tramite brevi articoli come questo, mostrandovi alcune delle fotografie di due architetture contemporanee che trovo molto interessanti.
La prima struttura che vi faccio vedere è il nuovo terminal dell’aeroporto Barajas inaugurato nel 2006 e progettato dal celebre architetto RICHARD ROGERS in collaborazione con Estudio Lamela. Questo grandissimo “edificio satellite” ha portato l’areoporto di Madrid ad essere il più grande del mondo per superficie dei terminal. Nonostante le sue dimensioni il terminal è accogliente e le strisce di bambù che rivestono il soffitto curvilineo contribuiscono a rendere “caldo” l’ambiente.
Il gioco coloristico creato dipingendo diversamente le numerose colonne portanti in acciaio è piacevole e rompe la monotonia visiva che diversamente si sarebbe venuta a creare. La luce naturale, che si diffonde grazie alle vetrate e alle aperture circolari nel soffitto, rende meno artificiale e più arioso l’ambiente. Penso che arrivare a Madrid e incontrare questo spazio sia come ricevere subito un ottimo “benvenuto“ (anche se almeno un difetto però voglio segnalarlo: le banali decorazioni natalizie color rosso che disturbano la visione prospettica dello spazio e tolgono “eleganza” all’insieme! Ma chi avrà deciso un allestimento simile ???).
Il secondo edificio è quello realizzato dell’architetto francese JEAN NOUVEL per l’ampliamento del MUSEO REINA SOFIA. La sua costruzione, terminata nel 2005, è stata necessaria per aumentare le sale espositive del museo e per creare spazi accessori quali un auditorium, 2 sale congressi, una biblioteca e una caffetteria-ristorante. Come ha detto Nouvel l’approccio tra vecchio (l’edificio settecentesco, ex ospedale) e nuovo è “gentile e naturale” e avviene principalmente tramite una copertura color ciliegia che si avvicina all’edificio originario senza toccarlo. La maestosa copertura, forata per far entrare la luce, dà vita ad una piazza che accoglie-raccoglie i visitatori e dalla quale si può accedere a tutti gli spazi di questo che ora è diventato un vero e proprio centro culturale polifunzionale. Prima di visitare il museo che conserva imperdibili opere moderne e contemporanee di artisti spagnoli (l’opera più importante è la straordinaria GUERNICA di Pablo Picasso, non credevo fosse così “toccante” vista dal vivo!), ma non solo, mi sono fermata a fare colazione nella caffetteria. Una sosta che consiglio a tutti, non solo perchè si riesce ad integrarsi veramente con l’originale architettura, ma anche perchè l’atmosfera rilassante creata da giochi di luce, arredamento essenziale e musica new age prepara emotivamente alla visita.
Fotografie della caffetteria-ristorante:
Ecco per il momento è tutto, spero che queste strutture siano piaciute anche a voi…
Alessandra
N.B.: SE VOLETE UN ALTRO PUNTO DI VISTA SU QUESTE STRUTTURE CLICCATE QUI !!! (sarà Erika a dire la sua…)